Al di la delle linee. Oltre i colori di orizzonti sonnolenti di citt‡ assolate. Forse teatro di una qualche crocifissione medievale o terra di incantesimi e amori?! Far ripartire il tempo e immaginare ciÚ che Ë stato e ciÚ che diverr‡.
Miniera di sensazioni e fantasie, la fotografia incarna al meglio líidea di espressione ìdemocraticaî, capace di soggiogare in eguale misura il dotto e líignorante.
Le immagini, curatissime o riviste risaltando un particolare o che reinventano un paesaggio, trasudano volont‡ díarte.
Da oltre un secolo la fotografia trova spazio nei musei, dal 1893 quando la Kunsthalle di Amburgo (uno dei musei pi˘ importanti e di tendenza in Germania) fece un acquisto lungimirante di bromolii pittorialisti, poi negli anni Venti fu il Metropolitan di New York ad acquistare i capolavori dei nuovi secessionisti americani, e ancora il Getty di Los Angeles e il MoMa, pioniere nellíattenzione alla fotografia, che possiedono migliaia di foto.
Per le mostre sovente si chiede forza allíemozione delle fotografie, un poí meno, perÚ, nel nostro Paese. LíItalia Ë avanti nella tutela del patrimonio fotografico ma ha meno coraggio, per esempio, dellíaustero Getty, che negli ultimi tempi ha deciso di investire proprie risorse per acquistare nuove foto (meglio se non díautore), di esporlo.
Il Florilegio che inventa, innova e produce Ë gi‡ oltre. Esorcizza ogni remore esaltando ciÚ che elegantemente scatena emozioni e offre la possibilit‡ di avventurarci in storie fatte di forme e colori da cui trapelano sentimenti, stati díanimo, passioni e tormenti non meno intricate di quelle raccontateci con le parole.
Registrare circostanze grazie allíeffetto della luce e poi scoprire che Ë líarte eterna della realt‡.