Betwin, pioggia d'arte a Milano

Yael

Lo stile, la forma, la mano, la passioneÖ
Líarte come amore, come Artiere, come goccia che giorno dopo giorno forma un rivolo e poi un fiumeÖrispetto per la forma ed il colore, sguardo che si sveglia dal torporeÖarte come gioia e poi doloreÖ

Non riuscivo a trovare altro modo per raccogliere i pensieri e le sensazioni provate nellíosservare il lavoro e le opere degli Artieri di Florilegio, io profana, ma amante di questa sfida chiamata arte. Non solo il gioco di colori e forme che hanno illuminato un piovoso pomeriggio milanese, non solo líatmosfera di entusiasmo di chi con determinazione lavora da anni alla realizzazione di un sogno, di un progettoÖË stato il suono della voce degli artisti ad accompagnare come canto quanto espostoÖle pause, il ritmo ed i sospiri, nel raccontarsi e raccontare, nel ricordare il sogno, lo studio ed il lavoro dietro ad ogni creazioneÖche cosíË líarte infine? Eí il finire o il lento costruire, Ë la meta o il percorso dellíautore, Ë un concetto, una forma, un pensiero o una emozione? Eí una domanda che mi ha sempre appassionato e a cui non riuscivo a dar rispostaÖfino allíincontro con gli ArtieriÖ
Quando Cheroes parla della sua arte, della storia che sta dietro ad ogni sua opera, ti sembra di rivivere i momenti che accompagnano quel misterioso percorso che va dallíidea alla creazioneÖin cui quattro mani creano un nido per farfalle colorate, in cui mondi capovolti trasformano le favole in conquiste ed i giochi di prestigio in ribellioni, in cui il colore diventa narrazione di una realt‡ altra che stimola nellíosservatore il lavoro di immaginazione, di reinvenzione e infine il sognoÖBeTwin Cheroes e Mesvi, forme tenui contro geometriche descrizioni di universi di colore, intensi, taglienti, perfettiÖcontrasti tra due modi di creare, due modi di vedereÖcontrasti, tra la musica del luogo di esposizione e la poesia che quelle opere riuscivano ad emanare, creando quasi un silenzio isolante che lasciava spazio solo allíosservazione, allíascoltoÖcontrasti solo apparenti, che si risolvono quando gli Artieri raccontano del loro progetto, di questo percorso itinerante, di questo tentativo di fare dellíarte un linguaggio comune e pi˘ vicino, di offrire a quanti la amano un momento per raccontarsi e riscoprirsi, non solo per mostrarsiÖË uníarte che vive quella degli ArtieriÖe la sensazione di coinvolgimento e di entusiasmo Ë talmente forte che sono qui a scriverneÖ

*Sentire e fare attenzione
ubriacarsi d'amore
Ë una fissazione
Ë il mestiere che vivo
e l'inchiostro aggrappato
a questo foglio di carta
di esserne degno
Ë il mio tentativoÖ

Voglio essere degna dellíarte, che sia per missione o per gioco, voglio sentire, assaporare, creareÖin Florilegio si crea, e tu cosa aspetti?

* NicolÚ Fabi, Eí non Ë.