Due anni di attività, 3000 visite on line, un nuovo sito, 60 contatti in mailing list, oltre 100 opere raccolte. Questo Ë Florilegio, questa la forza di uníidea. Quellíidea che si sviluppa correggendo líinesatto e caratteristico atteggiamento dellíartista che fa del preconcetto ìnon parlo con nessuno perchÈ anche nessuno non mi capirebbeî uno strumento di lesione propria e dellíattuale manto culturale. Eí ora di alzare le mani! Non in segno di resa, ma di vocazione allíarte che díarte si nutre. Uscire allo scoperto vuol dire rinuncia dellíanonima vergogna che si prova nel riconoscersi sensibili allíarte. E qui introduco le due categorie che adoro sopra ogni altra cosa al mondo: gli Artieri e gli Artigiani del Lume. Queste due categorie díuomo sono naturali diapason del sentire del mondo. La storia dei sentimenti, composta da vibranti paragrafi di istanti quotidiani, si riverbera sui diapason, che somigliano a server e modulatori - demodulatori atti a trascrivere queste tracce sensazionali. Da qui la coscienza di chi decide di esercitare la funzione specifica di interprete del sentimento manifesto (Artigiano del Lume) e di chi, posto di fronte allo sterminato universo di informazioni e creazioni realizzate in precedenza, si sveste delle nozioni e delle regole di composizione e inizia a sporcare una tela o macchiare un foglio (Artista) cercando di ottenere uníopera di sentimento. Unire queste categorie, rendere leggero líaffanno della vergogna, ovviare alla chiusura narcisistica, essere modesti, pur nella consapevolezza del proprio talento, apprezzare senza irrisioni chi sente e vive líarte, mantenere un fiero orgoglio aprendosi alle relazioni Artista-Artigiano/Artista-Artista/Artigiano-Artigiano, uscire dal proprio egotismo, riconoscere gli altri e dare forma allíintima passione svestendola da vergogna e incomprensione: questo Ë, a mio avviso, il buon lavoro ñ difficile e incessante- compiuto dai ragazzi di Florilegio. Tutti principi che appaiono fondanti e che rendono questo movimento culturale uníincantevole piano su cui condividere le proprie opere e su cui cercare il sentimento del mondo. Bisogna saper scrivere le giuste cose, nel giusto modo, negli animi giusti e credere fortemente che líinsieme sia pi˘ delle singole parti che lo compongono. Formare uníelite di gruppo.. ed Ë ciÚ che Florilegio ha proposto, in questi 2 anni, ad oltre 3000 visitatori con le sue 100 e pi˘ opere.