Adam era bellissimo vestito di fuoco.
Lo guardammo tutti con occhi vitrei riflettenti il triste cielo autunnale, divinit‡ greca annunciante disastro.
Era qualcosa di stupefacente ed anche se dentro di me ero gia completamente spento tutto il mio corpo piangeva commosso incapace di sentire le urla della fenice metallica. Ancora oggi, dopo tanti anni, sogno Adam la notteÖ
Ero entrato a far parte del progetto come consulente biologico per gli effetti causati dallíipossia indotta da pressione intratoracica, eravamo una squadra ben assortita, il russo era veramente qualcosa di impressionante in quanto a calcoli matematici, riusciva a derivare equazioni in pochi secondi e tutto questo mentre si accendeva la sua pipa puzzolente che gocciava di saliva nera intrisa di vecchio tabaccoÖ
Quando sogno Adam rivedo disgustato il mio cartellino identificativo che riflette sotto la lamina traslucida i suoi occhi primordiali, come se mi stesse chiamando da un passato profondo e animale, vedo la sua retina scavarmi dentro cercando qualcosa ma ripeto, ero gia morto a quel tempo ed ora non potrei essere meglioÖ
Una sera andai nello stabulario protetto per controllare che tutto fosse a posto, ero líunico che aveva il coraggio di entrare in quel posto la notte, credo che gli altri avessero paura di fare i conti con i propri fantasmi o magari erano solo nauseati dalla tremenda puzza che aleggiava in quel luogo.
Nella sezione Rhesus Macaque trovai Adam appoggiato alla gabbia, con le sue piccole mani che afferrando le sbarre metalliche mostravano il nostro grado d affiliazioneÖnon ho mai potuto sopportare per troppo tempo la vista delle sue manine da scimmia perchÈ troppo evidente era la parentela che ci univa, provavo un misto di disgusto e di sorpresa nel constatare che quel essere mi era fratello.
Controllai che le ferite causate dallíoperazione al cranio non avessero creato infezione
(erano solo 2 piccoli buchi ai lati del lobo temporale in cui erano stati inseriti elettrodi per il successivo monitoraggio biologico), e il suo stato di salute generale. Non aveva niente che potesse destare preoccupazione ma come accennai ad andarmene vidi la scimmia sedersi nuovamente appoggiandosi con le mani alle sbarre della gabbia riprendendo la posizione antecedente al mio arrivo. Notai con stupore che fissava un crocefisso con un piccolo cristo triste che era stato appeso da non so chi in quel ambiente malsano.
Nel pannello di controllo del razzo era stata posizionata una plancia numerica in cui 10 bottoni avrebbero segnalato alla base le sensazioni di Adam. Infatti la scimmia era stata addestrata a comunicare con noi tramite una serie codici intelligibili interpolando i numeri che avrebbe pigiato e i suoi stati díanimo o richieste correlate. Il nuovo argonauta dal profondo dellíevoluzione avrebbe comunicato numericamente le sue paure in modo che noi avremmo potuto monitorare il primo essere vivente antropomorfo lanciato nello spazio.
4-2-4Ö.4-2-4Ö.4-2-4Ö.. Quella maledetta scimmia continuava a pigiare in successione questi numeri ma era tremendo constatare che non avessero senso. Il 4 rappresentava il senso di sete, e avevamo ipotizzato che la scimmia lo avrebbe pigiato durante la lunga permanenza senza ritorno nella sua orbita geostazionaria che lo avrebbe tenuto in stallo in eterno intorno alla terra. Non avevamo a quel tempo la tecnologia sufficiente a costruire un razzo capace di riportare Adam a terra dopo il lancio, e fummo costretti a farlo diventare una stella. Ma il lancio era appena avvenuto, ed era impossibile che Adam fosse gia assetato! Il numero 2 apriva la valvola dellíossigeno e questo ci mise in allarmeÖLa scimmia inspiegabilmente era assetata ed in debito di ossigeno ed ancora assetataÖnon ho mai visto tanto terrore e vuoto negli occhi delle persone ma quel giorno mi sentii perso veramente. Poi vedemmo la nave di Adam esplodere in lacrime dorate nel cielo, le fiamme avvolgere il piccolo angelo africano, e le vetrate della base riflettere un cielo illuminato díorrore.
La commissione catalogÚ il lancio fallito come esperimento N∞ 424 e pervenne alla conclusione che la scimmia fosse bruciata viva causa guasto elettronico allíimpianto elettrico e che molto probabilmente negli istanti prima del disastro la mancanza di ossigeno dellíabitacolo avesse fatto impazzire la scimmia. Avevano concluso che la successione di numeri non erano veramente la voce di una scimmia agonizzante ma solo una successione senza senso dovuta alla pazzia e al dolore contingente.
Ma io so che non Ë cosÏ perchÈ ho visto con gli occhi di Adam, non credo che volesse veramente comunicarci qualcosa, ma quei numeri avevano un senso. Di fronte alla sua gabbia puzzolente il crocefisso era stato appeso sopra la centralina elettrica, e stampato in nero il numero 424 segnalava il codice della sezione. Nelle sue lunghe notti di isolamento con intelligente stupidit‡ la bestia aveva guardato ad un cristo triste con occhi di scimmia, e ne aveva condiviso líoblio.
Facemmo di Adam un Dio animale vestito di fiamme.